Il quartiere che si affaccia sul canale portuale di Ravenna, a lungo dimenticato e non sfruttato a pieno nelle sue potenzialità, da qualche anno sta subendo grandi trasformazioni e si sta affermando sempre più quale nuovo fulcro cittadino.
Al pari di altre località internazionali, come New York e Barcellona ad esempio, che hanno saputo da tempo valorizzare i loro sbocchi sul mare, anche Ravenna ha intrapreso un percorso di rigenerazione urbana atto a rendere più attrattiva questa zona, offrendo spazi aggregativi, servizi ed iniziative.
La Darsena di Ravenna è un luogo dalle molte sfaccettature in un connubio tra mare, storia e innovazione. Il canale Corsini, nuovo canale portuale simbolo dell’eterno legame della città con l’acqua, fu realizzato nel XVIII secolo e dedicato a papa Clemente XII Corsini, ma i ravennati lo chiamano da sempre Candiano, o meglio “E Cangiân” in dialetto romagnolo, attribuendogli il nome di un preesistente canale ubicato più a Sud.
Fu grazie alla realizzazione del collegamento ferroviario nel 1862 che iniziò la fase di modernizzazione dell’area, che nel 1888 assunse ufficialmente il nome di Sobborgo Darsena, dando avvio al decollo industriale. Ma i bombardamenti della prima e della seconda guerra mondiale ne misero a dura prova lo sviluppo, che però arrivò negli anni’50, periodo di grande espansione che portò alla nascita del complesso Anic dell’Eni e alla crescita della SAROM, cui seguì, nei decenni successivi, il riammodernamento del porto e l’aumento dei traffici marittimi e commerciali.